Io e mia mamma

26 Dicembre 2018 0 Di Aldo Ballerini


Avevo cinque anni? Sei? Come faccio a ricordarmelo? So che eravamo in montagna, a Bolzano, dove c’erano i nonni materni; io, mamma e papà, la nonna di papà, abitavamo a Pesaro. Nella foto in bianco e nero non si vede ma mia mamma aveva le meches viola, una cosa speciale per quegli anni, soprattutto in provincia, Pesaro è una provincia ancora oggi, tanta gente dalla mentalità striminzita, figuriamoci com’era cinquant’anni fa. Mia mamma sembrava arrivata dallo spazio, invece lei, i genitori e sua sorella arrivavano da Fiume (oggi Rijeka), profughi.

“Dopo l’incorporazione di Fiume nella Repubblica popolare croata, secondo le decisioni del Trattato di Parigi (1947), la popolazione optò in gran parte per il trasferimento fuggendo in Italia” (Treccani).

I miei lasciarono la casa e tutto quanto, arrivarono a Pesaro con una valigia e la speranza di una vita migliore. Immigrati di quella volta, e anche quella volta trattati a calci in Italia, la storia si ripete, sarà per questo che non sopporto i selfie.

Il nonno riuscì a portare il violino, alla frontiera non lo sequestrarono perché la guardia che lo perquisì era un musicista.